Dopo una vita trascorsa tra le corsie degli ospedali comaschi, oggi 7 agosto, va in pensione il dottor Antonio Micucci, primario dell’Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Cantù dal settembre 2020.
Sessantotto anni appena compiuti, dopo la laurea all’Università degli Studi di Padova, Micucci ha iniziato il suo percorso lavorativo nel 1986 all’ospedale Erba-Renaldi di Menaggio, poi il trasferimento al Sant’Anna.
“Sono orgogliosamente figlio della tradizione medica comasca di Rosito, Landriscina, Musumeci e Magatti – ricorda il primario – Dopo la laurea, scelsi l’Anestesia e Rianimazione perché era una specialità molto pratica che, nell’ambito dell’emergenza urgenza, poteva concretamente cambiare il decorso clinico di un paziente”.
Al suo insediamento da primario all’Anestesia e Rianimazione del Sant’Antonio Abate, ha dovuto affrontare il periodo pandemico. “Abbiamo vissuto il Covid-19 come un’equipe unita – sottolinea – Medici e infermieri hanno fatto squadra con grande spirito di gruppo e di sacrificio”.
Il primario ricorda però che il rapporto cui non si deve rinunciare per alcun motivo è quello col paziente. “Come sanitari abbiamo il compito, ogni giorno, di mantenere un rapporto umano di dialogo e ascolto costante sia coi pazienti sia coi loro familiari poiché si trovano in un momento di fragilità – va a concludere – Per questo l’unico consiglio che mi sento di dare ai giovani medici è di non scindere mai la ricerca di costante miglioramento della propria tecnica professionale dall’umanità e accoglienza nei confronti dell’assistito”.
Lo scorso 11 luglio, nel frattempo, sono scaduti i termini dell’avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l’incarico di direttore dell’Anestesia e Rianimazione di Cantù, al quale sono pervenute cinque domande. Presumibilmente nel mese di settembre verrà quindi convocata l’apposita commissione per il conferimento dell’incarico.
In attesa dell’espletamento della procedura, l’incarico ad interim è stato affidato al dottor Andrea Lombardo, primario dell’Anestesia e Rianimazione all’ospedale Sant’Anna.